Solo quello di origine animale può essere chiamato latte

Latte, burro, panna o altri termini di origine casearia: nessuno di questi può essere utilizzato per descrivere (e quindi sui packaging) prodotti di origine vegetale. Scompaiono quindi termini come latte di soia o burro di tofu.

Lo stabilisce chiaramente la Corte di Giustizia in una sentenza del 2017, scaturita da una controversia tra la TofuTown e la Verband Sozialer Wettbewerb, rispettivamente una società che produce alimenti vegani e vegetariani e l’associazione tedesca contro la concorrenza sleale.

Avevamo già visto alcune leggi, molto più antiche, nate all’estero proprio per preservare la genuinità delle nomenclature dei prodotti.
Con questa sentenza, la Corte di Giustizia Europea mette un lucchetto a tutte le etichette di origine casearia, tra le quali rientrano anche i termini formaggio e yogurt.

Quindi, dal 2017, il latte per chiamarsi tale deve essere di origine animale, e così i prodotti derivati.

La richiesta di bevande e prodotti simil caseari di origine vegetale è in crescita, secondo il Future Market Insight, e diventa quindi sempre più importante salvaguardare le identificazioni dei prodotti, soprattutto su termini così diffusi e così conosciuti dal pubblico.

Il latte di soia (ora “bevanda di soia”) è un alimento molto antico, di origini probabilmente asiatiche, che necessità di lavorazioni completamente diverse rispetto a quelle del latte animale, oltre a possedere ovviamente un profilo organolettico profondamente differente.
Utilizzare la nomenclatura “latte”, quindi, non trae solo in inganno il consumatore sulla possibile origine e produzione dell’alimento, ma crea un potenziale danno per stalle e allevatori. Questo danno si espande a caseifici e altri esercizi con termini come formaggio, burro e yogurt.

Oltre all’origine e qualità della materia prima, di cui noi facciamo nostro primario obbiettivo, è fondamentale avere una tutela dagli organi di legge sulla capacità identificativa da parte del cliente: deve essere chiara, diretta e inconfondibile.