Tartufo Bianco d'Alba 2020: un nuovo record
Il territorio Piemontese, nelle cui magiche Langhe si trova il nostro caseificio, può godere di una grande generosità di Madre Natura nell’elargire veri e propri tesori, in grande varietà e quantità: il peperone di Carmagnola, il porro di Cervere, il cardo gobbo di Nizza Monferrato, la susina Ramassin della Valle Bronda, solo per dirne alcuni.
Ma vi è nello specifico un tesoro di estremo valore, conosciuto in tutto il mondo e che attira l’attenzione di facoltosi appassionati: il Tartufo Bianco d’Alba.
Si deve la fama di questo particolare tartufo a Giacomo Morra, imprenditore e albergatore di Cuneo che pubblicizzò per primo questo inestimabile prodotto nel 1929 durante la Fiera d’Alba. Tale fu il successo che solo 4 anni dopo la fiera venne stabilmente rinominata Fiera del Tartufo.
Ogni anno, nell’omonima città, si tiene la manifestazione che raccoglie interessati e celebrità da tutto il mondo, pronti a offrire cifre da capogiro per i pezzi più pregiati.
Quest’anno, causa pandemia, la Fiera si è tenuta in modalità priva di pubblico, ma seguita ampiamente in streaming e trasmessa dal Castello di Grinzane Cavour a Cuneo.
L’asta è stata un grandissimo successo, è ha registrato la vendita record di un esemplare di tartufo bianco da 900gr, acquistato da un imprenditore di Hong Kong per la cifra di 100mila euro.
Estremamente soddisfatto si è espresso anche Fabio Carosso, vicepresidente della regione Piemonte, che ha affermato che il ricavato della Fiera (pari a quasi mezzo milione di euro) verrà in parte indirizzato a ospitare i medici specializzandi in arrivo in regione a supporto dei reparti Covid.
FONTE: Ansa.