Come le mucche comunicano nel corso della loro vita
Tutti gli animali utilizzano delle forme di comunicazione, più o meno complesse.
La comunicazione è fondamentale per qualsiasi essere vivente: che sia legata a rumori, odori, movimenti o sensazioni, permette a ogni animale di trasmettere un determinato input all’ambiente e agli altri organismi che lo circondano.
Anche gli animali più solitari utilizzano una qualche forma di comunicazione, per notificare la propria presenza, ad esempio, o avvertire un potenziale avversario.
Noi, come umani, siamo abituati a “leggere” forme di comunicazione più complesse e articolate negli animali che normalmente ci tengono compagnia nel corso delle nostre vite: cani, gatti, pappagalli… e tutti gli animali da fattoria.
Una recente ricerca dell’università di Sydney ha approfondito il modo in cui le mucche comunicano nel corso della loro vita.
Il risultato è molto interessante, anche se ristretto a un numero limitato di capi. Studiando un gruppo di 18 Fresiane Holstein per 5 mesi, la ricercatrice Alexandra Green è riuscita a stabilire che ogni mucca mantiene una vocalizzazione singola a seconda di particolari stimoli negativi o positivi.
Questo vuol dire che come noi ridiamo a qualcosa di divertente, anche una mucca utilizza un vocalizzo ben distinto per una reazione positiva.
Lo studio ha preso in esame 333 vocalizzazioni diverse e le ha vagliate attraverso sistemi di analisi acustica, con il contributo di gruppi di ricerca Francesi e Italiani.
Tutto lo studio è stato pubblicato a dicembre su Scientific Reports.
La conclusione dei ricercatori è che sarebbe buona norma iniziare a integrare la conoscenza dei vocalizzi individuali degli animali da fattoria all’interno delle normali pratiche di allevamento.
Capire meglio i singoli vocalizzi permetterebbe agli allevatori di individuare facilmente e rapidamente quei capi di bestiame che necessitano particolare attenzione.
“Le mucche sono animali totalmente gregari” afferma la ricercatrice Greens, “e in questo senso non stupisce che affermino la loro individualità attraverso forme di comunicazione ben distinte. Ma questa è la prima volta in cui possiamo definire dei pattern precisi di questi comportamenti”.
FONTE: ScienceDaily.