Formaggio in cambio di mutui bancari
Da oltre 10 anni il nostro paese attraversa periodi di crisi più o meno intensa, che possono avere risvolti particolarmente distruttivi in alcuni ambiti merceologici.
Uno dei maggiori problemi è la carenza di liquidità: senza denaro subito disponibile è difficile investire per il futuro, senza investimenti non c’è crescita, senza crescita è impossibile uscire dal periodi di crisi.
Il problema si amplifica, acquisendo dimensioni davvero preoccupanti, quando si analizza un tipo di mercato in cui la merce non è subito disponibile, dove magari c’è bisogno di attesa per lasciar maturare il proprio lavoro.
È la situazione di noi casari: se un buon formaggio ha bisogno di 2 anni per stagionare, non ci sono trucchi. Non si può velocizzare la stagionatura, non si può mettere fretta alla natura, non se si vuole ottenere quello specifico formaggio.
È anche la bellezza di questo lavoro e dei suoi frutti, che sono indissolubilmente legati a dei cicli che possiamo influenzare con la nostra sapienza solo fino a un certo punto.
E allora come risolvere questa annosa mancanza di denaro che rischia di mettere la parola fine a tante attività?
La trovata arriva da diversi istituti di credito italiani (e non solo), che hanno iniziato in alcuni casi, dal 2013, ad accettare forme di Parmigiano Reggiano in cambio di mutui a basso tasso di interesse. Il funzionamento dell’operazione non è complesso: la banca acquista preventivamente delle forme di Parmigiano non stagionato dai casari, in cambio di un prestito.
La banca si assicura quindi che la stagionatura del prodotto vada a buon fine secondo tutti gli standard più rigorosi. A ciclo completato, il formaggio ha quindi il suo valore finale, ma il produttore non ha dovuto attendere i due anni di stagionatura prima di avere un flusso di cassa attivo.
Questa è, prima di tutto, un’operazione molto redditizia per le banche: sono investimenti estremamente mirati e a breve durata, che permettono di ottenere un ritorno su una tipologia di merce dal certo successo. Inoltre, è sicura: nel caso il cui il casaro dovesse malauguratamente fallire nel periodo del prestito, l’istituto finanziario avrà ancora il prodotto per coprire il mutuo.
È una strategia finanziaria che vede la banca direttamente coinvolta nel processo produttivo, accorciando le distanze, spesso enormi, che ci sono tra il mondo della finanza e quello della produzione.
FONTE: CNN Business.