Elettricità dal formaggio
La produzione mondiale di formaggio è alta, basti pensare che supera quella annuale di caffè, cioccolato e thè sommate tra loro.
Come per ogni lavorazione alimentare risultano dei sottoprodotti, alcuni riutilizzabili e altri che invece rappresentano, purtroppo, solo scarto.
La Wensleydale Creamery in Inghilterra produce una delle varietà di formaggio più apprezzate nel paese e ha recentemente annunciato (Giugno 2019) di essere diventata uno dei fornitori di siero di scarto per una centrale energetica locale di biogas.
Ben 10.000 MWh verranno prodotti ogni anno solo con l’ausilio di della Wensleydale.
In Albertville, nelle Alpi francesi, circa 1.500 case sono alimentate completamente da una centrale elettrica alimentata unicamente con bio-scarti della lavorazione casearia.
Questo tipo di utilizzo del siero di scarto è presente anche in altri paesi, come Italia, Canada, Messico, Stati Uniti e Nuova Zelanda.
Alcuni gruppi di ricerca in Argentina hanno sviluppato un processo per realizzare bioetanolo dagli scarti del formaggio. Una buona notizia, visto che il paese genera 9 milioni di tonnellate di siero ogni anno, due terzi dei quali vengono scartati.
Questi processi possono rappresentare un ottima via per un’economia circolare, dove lo scarto puro viene minimizzato a favore dell’ambiente e dell’uomo.
FONTE: World Economic Forum.