Vini e formaggi: aumenti di prezzo all'orizzonte per gli Americani?
La proposta di dazi sui beni UE dell’amministrazione Trump questo Aprile mette a rischio di serio aumento di prezzo moltissime importazioni per il popolo americano, tra cui vini e formaggi.
Le 14 pagine della proposta vedono nello specifico diverse merci, tra cui il nostrano Pecorino, ma non solo: ostriche, aragoste, olive e olio di oliva, yogurt e frutta come lime, limoni, pompelmi, arance e clementine sono sotto il mirino.
Se da un lato questi dazi pesano sicuramente sulle politiche di esportazione dei paesi europei, si traducono il più delle volte in un impatto potenzialmente considerevole sui prezzi per gli acquirenti americani.
La prima ondata di dazi dell’amministrazione Trump è arrivata a Settembre 2018, con quasi 200 miliardi di dollari di tassazione su moltissimi beni di origine Cinese.
In risposta a ciò, alcuni brand di produzione mondiale come Pepsi e Coca-Cola aumentarono il costo finale dei loro prodotti.
La stessa cosa accade, al contrario, da parte dell’Unione Europea, che risposte ai dazi su acciaio e alluminio imposti dagli USA inserendo a sua volta tassazioni su beni di importazione Americani, come whiskey bourbon e succo d’arancia.
Al tempo, la BBC riportò le parole di Rick Helfenbein, presidente e amministratore della American Appareal & Footwear Association, che affermò che la famiglia americana media di quattro persone avrebbe sofferto un aumento di 500$ annuali per acquistare i beni colpiti da dazi.