Identificare l'origine geografica delle nocciole
Quando sentiamo parlare di nocciole, non possiamo che drizzare le orecchie.
L’Italia è lo stato produttore delle nocciole più apprezzate del mondo, in particolare qui nelle Langhe possiamo vantare l’origine e particolarità della Tonda Gentile, considerata la migliore varietà a livello mondiale.
L’uomo è consumatore di nocciole sin dal Mesolitico, ed è ad oggi il terzo tipo di frutta secca più coltivato del mondo.
Vista la grande differenza di profilo organolettico e di prezzo che le diverse tipologie di nocciole raggiungono sul mercato, la certezza dell’identificazione geografica diventa una necessità primaria nella produzione, vendita e consumo di questo alimento.
Un gruppo di ricerca ha pubblicato, nel Journal of Agricultural and Food Chemistry dell’American Chemical Society, che l’analisi NMR (spettroscopio di risonanza magnetica nucleare) potrebbe rappresentare lo strumento adatto per ottenere il dato di provenienza con alta precisione.
Nello studio sono stati esaminati 262 campioni di nocciole provenienti da diverse parte del mondo, e i loro metaboliti estratti per l’analisi allo spettroscopio NMR.
Nocciole di diverse regioni presentano profili di metaboliti diversi, per esempio variazioni nella presenza di betaina, che ne rende possibile un raggruppamento dopo l’analisi.
I risultati dell’NMR mostrano un’ottima precisione: 96%.
Questa precisione può essere ulteriormente aumentata combinandola con i test di cromatografia liquida e spettrometri di massa.
Insomma, le “armi scientifiche” per assicurare la provenienza geografica delle nostre amate nocciole sono sempre più numerose e potenti.
FONTI: ScienceDaily, American Chemical Society.